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Gli Emangiomi Infantili: Cosa sono e come vengono trattati

Gli emangiomi infantili sono dei tumori vascolari benigni piuttosto frequenti in età pediatrica.

Colpiscono tra il 3 % e il 10% della popolazione infantile e non sono visibili alla nascita in quanto la loro comparsa avviene durante le prime 4-6 settimane di vita.

Solitamente gli emangiomi non richiedono cure perché regrediscono spontaneamente.

Cos’è un emangioma

L’emangioma è un tumore benigno delle cellule endoteliali localizzate nei vasi sanguigni.

Ma quando un bambino si sospetta abbia un emangioma, a chi rivolgersi? (Qui un articolo interessante: http://emangioma.net/emangioma-infantile-non-sempre-benigno/).

In primis bisogna portare il piccolo dal pediatra. Il medico visiterà il bambino e vi indicherà, nel caso ce ne fosse bisogno, lo specialista che vi seguirà passo.

All’inizio può apparire come una macchia rosea dove sono presenti delle dilatazioni permanenti dei capillari del derma oppure con una macchia più accesa, dal colore brillante, con margini e dimensioni irregolari.

La lesione può insorgere in qualsiasi zona del corpo anche se le parti più colpite di solito sono le guance, le palpebre e le labbra. Il ciclo di vita dell’emangioma prevede tre fasi ben distinte:

  • Fase proliferativa

Teoricamente un emangioma può comparire fino al primo anno di vita. L’esperienza clinica ha dimostrato però che la maggior parte di questi tumori benigni insorgono a circa 4 settimane dalla nascita. In questo periodo la lesione cresce, aumenta di volume e il colore si fa intenso.

  • Fase di riposo o stabilizzazione

Durante questa fase si osservano pochi cambiamenti nell’aspetto dell’emangioma

  • Fase involutiva

In questo periodo avviene la regressione completa dell’emangioma. La lesione perde colore, volume, diventa più morbida, a volte raggrinzisce.

Per chi ama leggere, ecco un articolo interessanti

Le cause degli emangiomi infantili

Le cause che portano alla comparsa di un emangioma non sono ancora del tutto note. Recentemente si è ipotizzato che siano dovuti a un’ipossia, una mancanza di ossigeno nei tessuti molli che, con l’aumento della quantità di ormoni dopo la nascita, stimola l’insorgere della patologia benigna.

Alcuni studiosi legano gli emangiomi invece al periodo gestazionale e in particolare alla placenta, in quanto hanno marcatori cellulari simili. Si è ipotizzato anche che la villocentesi o lo sviluppo solo parziale dei vasi sanguigni siano due cause che possono portare alla comparsa di queste lesioni.

Diagnosi degli emangiomi infantili

La diagnosi di un tumore benigno vascolare è molto semplice perché si basa sull’evidenza clinica della lesione, sull’esame visivo. Il pediatra può avvalersi dell’ecocolor Doppler, l’esame di prima scelta che permette di valutare con esattezza la posizione, la dimensione reale dell’emangioma e verificare la profondità dei vasi sanguigni interessati dalla lesione. Questo quadro completo fornisce al professionista una situazione chiara e gli permette di escludere eventuali anomalie.

Come sottolineato in precedenza, l’emangioma è assolutamente benigno. In alcuni casi però, quando insorge accanto a organi delicati, è necessario procedere con ulteriori indagini (risonanza magnetica o ecografia), necessarie per verificare le connessioni dell’emangioma con tali organi.

Il trattamento per gli emangiomi

L’emangioma tende a regredire spontaneamente quindi, di regola, non necessita di particolari trattamenti. Tuttavia, qualora non si assista alla naturale scomparsa della lesione è possibile intervenire in età prescolare per prevenire possibili disagi da parte del bambino.

Il trattamento laser è indicato in caso di emangiomi piatti e superficiali, soprattutto se insorgono in zone particolari del corpo. Il laser a impulsi ad esempio svolge una doppia azione in quanto accelera la guarigione diminuendo il rossore e quindi migliorando l’aspetto estetico della lesione.

Fino a qualche tempo fa, i corticosteroidi (prednisone o prednisolone) rappresentavano la terapia di prima scelta.

Oggi invece il propanololo è la soluzione preferita dai pediatri. Questo betabloccante infatti ha la capacità di frenare la proliferazione, accelerando la scomparsa della lesione con una percentuale di successo del 90%.

Condizione essenziale è la diagnosi e l’intervento tempestivo soprattutto nel caso di emangiomi che sono a rischio di cicatrici, non regrediscono o che possono diventare motivo di preoccupazione perché localizzati vicino aree delicate del corpo del bambino.

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